Libro Ripamonti 2023
Affori - Ottbre 2023 - Presentazione Libro Luigi Ripamoni
Una millenaria storia degli Afforesi
Gli eventi che hanno interessato buona parte di questo 2023, organizzati in vari quartieri, patrocinati dal Comune di Milano per render e viva memoria dell’aggregazione di 11 Comuni dell’hinterland all’Amministrazione Centrale, hanno evidenzia l’importanza di quel momento della storia nella vita civica, urbanistica e amministrativa milanese. L’occasione del centenario da quel Decreto del 2 settembre 1923, reso esecutivo il 14 dicembre, inoltre ha dato spunto e argomento a molti validi scrittori e storici di illustrare ai cittadini del terzo millennio sia il difficoltoso sviluppo che il costante impegno che hanno permesso alle istituzioni di giungere alla definitiva espansione della cerchia cittadina della metropolitana milanese. Tra gli 11 Comuni di fascia esterna aggregati Affori ben figura col patrimonio di una millenaria storia che in precedenti volumi sono impegnato a raccontare.
I miei concittadini in avari occasioni mi hanno sollecitato ad unirmi al coro degli scrittori e dare alle stampe una nuova storia del quartiere la più esauriente possibile. Non mi restava che osare di immergermi in un notevole impegno di studio, ricerca, sforzo intellettuale nonostante l’avanzata età. Tanto poté il mio amore al luogo delle mie radici, dei miei avi, dove sono nato, vissuto e giunto quasi al secolo che non ho resistito. Ma davanti al foglio bianco, penna alla mano, in un attimo di blocco mentale mi sono chiesto: beh, non una storia qualsiasi, ma potrei comporre un volume in cui narrare la vicenda umana vissuta lungo i secoli dai miei avi, però raccontata da loro, il loro vissuto quotidiano inserito e spesso offuscato dai grandi eventi storici che trovano largo spazio ed un fiume di parole nei testi ufficiali di Storia. Raccontare il loro vissuto quotidiano, o meglio, farlo raccontare da loro trasmesso a noi nei documenti, nei luoghi di vita contadina, nei campi, nelle vecchie corti, nelle maleodoranti stalle, nelle umide e spoglie stanze, alle prese con mille problemi di sopravvivenza e progresso. Quindi impostare il racconto con criterio del tutto innovativo supportato con un lavoro di ricerca di tutto un ricco patrimonio di racconti scritto nei documenti custoditi in archivi, biblioteche, musei…consultarli, catalogarli, disporli in ordine cronologico, interpretarne la scrittura mutevole nei secoli un impegno indifferente aldilà delle mie competenze e capacità. Mi sono perciò messo in ascolto dei loro racconti, li leggevo con interesse mentre tessevo una trama dando corpo e senso ad un coacervo di fatti, luoghi, personaggi, tradizioni, ma non era solo un trascrivere in stile di cronista: mentre ascoltavo come da viva voce, in diretta, leggendo quelle ingiallite carte, pergamene, illeggibili manoscritti stampati, mi saliva uno strano senso di commozione dal profondo dell’animo: rivivevo con loro ansie, dolori, preoccupazioni, i momenti duri e difficili di una vita vissuta a raso in quanto a dignitosa e dura miseria, insicurezza, mancanza di servizi e assistenza pubbliche, istruzioni, diritti e speranze di un futuro migliore., Quella storia, quelle storie le stavo vivendo e con quello spirito pagine e pagine si stavano riempiendo di fatti, persone, diritti negati, oppressioni, lotte civili e sindacali, guerre tra potenze e lette fratricide, devastazioni di campi, distruzioni di raccolti, incendi, stupri, epidemie, disastrosi eventi naturali… tutto in diretta, citando documenti e pubblicandone il testo originale. Questa la storia di Affori, o meglio degli afforesi! Con grande impegno di tempo e professionalità mi sono travato, quasi accorgermene, alle pagine conclusive. E come terminare con espressioni all’altezza dei fatti narrati, delle vite vissute, del faticoso cammino lungo i secoli di un popolo, il mio popolo? Mediante una rilettura più attenta ho ripassato tutto il racconto e mi è sembrato di rivedere nel mio immaginario lo spazio di un millennio in cui gli attori, protagonisti di un interminabile dramma umano, sono gli stessi autori del libro che mi è nato tra le mani e che affidi alla lettura dei miei concittadini del terzo millennio. Lo affido a loro nella ferma convinzione che troverò degli attenti spettatori di questa vicenda afforese che conserveranno nella mente e nel cuore come un valore di vera e dignitosa umanità per cui con onore possiamo servirci eredi un popolo che ha accompagnato il borgo di Affori da villaggio e quartiere della metropoli milanese.
Milanesi da cent’anni – Afforesi da mille!
Luigi Ripamonti
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